dal sito: www.repubblica.it
PROPRIETÀ INTELLETTUALE
L'allarme delle associazioni per la libertà della Rete:
il nuovo accordo commerciale in discussione a Dallas minaccia i diritti
degli utenti. Secondo gli osservatori rischia di essere peggiore
dell'Acta perché, tra le altre cose, prevede l'allungamento della durata
temporale del copyright fino a 120 anni
di ARTURO DI CORINTO
QUESTA settimana a Dallas le rappresentanze di diversi
paesi stanno negoziando nuove regole per Internet, comprese alcune
norme sulla proprietà intellettuale che potrebbero soffocare la libertà
d'informazione online. L'accordo commerciale Asia-Pacifico - Tppa,
Trans-Pacific Partnership Agreement, questo è il trattato in via di definizione () - potrebbe infatti rivelarsi , creando nuovi standard per l'applicazione di brevetti e copyright.
Il
Tppa è infatti un accordo di libero commercio che ha l'obiettivo di
rimuovere 'ostacoli' commerciali come le tariffe doganali e le quote
d'importazione per facilitare commercio ed investimenti nella regione
Asia-Pacifico. Ma contiene alcune norme pericolose per la Rete, intesa
come piattaforma commerciale per la produzione e la vendita di beni,
merci e servizi.
Secondo , tra cui la
Electronic Frontier Foundation, il Tppa somiglia all'accordo anticontraffazione (
Acta - Anti Counterfeiting Trade Agreement) e alla proposta di legge nota come Sopa (
Stop Online Piracy Act), visto che nel capitolo sulla proprietà intellettuale ne ricalca le raccomandazioni.
Dai
documenti riservati trapelati mesi addietro, il trattato considera
violazione del copyright anche le riproduzioni temporanee a dispetto
delle regole stabilite dalla Wipo; vieta l'importazione di merci senza
l'autorizzazione dei titolari del copyright e allunga la vita del
copyright stesso oltre gli accordi Trips (
Agreement on Trade-Related Aspects of IP).
In particolare, questa estensione riguarda, per tutti i paesi
firmatari, la regola dei settanta anni di tutela dopo la morte
dell'autore nel caso di opere individuali, 95 anni dopo la pubblicazione
e 120 anni per le opere creative di proprietà aziendale (tipo Mickey
Mouse).
In aggiunta a questo, il Tppa impone una norma che
impedisce di aggirare le misure tecniche di protezione (le famigerate
Tpm) e tratta il loro aggiramento come un reato separato, anche in
assenza di violazione del copyright, facendo di fatto carta straccia
delle leggi più avanzate al riguardo, come quella neozelandese e quella
australiana (del 2007) relativa alle misure di protezione dei codici
regionali dei dvd, dei videogame, dei lettori e del software incorporato
in dispositivi che restringono l'accesso a beni e servizi.
All'accordo,
già firmato da Singapore, Cile, Nuova Zelanda, Brunei, Australia, Peru e
Vietnam sono interessati ,oltre agli Stati Uniti che l'hanno proposto,
anche Malesia, Peru e Vietnam, un insieme di paesi che rappresentano il
40 per cento del commercio mondiale, e un volume di scambi destinato ad
aumentare con la probabile aggiunta di Giappone, Messico e Canada.
Il
presidente del Partito Pirata australiano David Campbell, a un incontro
sul Tppa a Melbourne, ha sostenuto che le norme del trattato relative
al copyright potrebbero impedire a un utente di usare come gli pare i
media che preferisce: "Se si acquista un nuovo iPod, non sarà più
possibile accedere alla collezione di musica preesistente col nuovo
dispositivo ma si dovrà pagarne la licenza una seconda volta". In base
al Tppa una compagnia straniera potrebbe ottenere informazioni personali
dagli provider internet locali semplicemente accusando un loro cliente
di attività illegale.
Secondo l'associazione no-profit Public Knowledge, che si è rivolta al governo americano scrivendo una ,
"un accordo commerciale del ventunesimo secolo deve riflettere i
diritti e gli interessi di tutti coloro le cui attività siano
influenzate dal copyright", poiché coinvolge non solo produttori e
distributori di contenuti ma anche tutte le aziende tecnologiche i cui
prodotti sono usati per copiare, immagazzinare, accedere, usare,
riutilizzare le opere sotto copyright.
Una protezione eccessiva
indebolirebbe la capacità commerciale di tali compagnie altrimenti
corresponsabili di violare una legge che, limitando la capacità di
reinterpretare l'uso di tecnologie e contenuti da parte dei singoli
utenti, crea grave danno alla libertà e alla capacità di innovare.
Producendo quindi un saldo negativo sulle dinamiche commerciali degli
stessi paesi firmatari.
Venerdì prossimo si chiuderà a Dallas il dodicesimo round negoziale condotto dal per il commercio. Obama ha chiesto che l'accordo venga chiuso entro la fine dell'anno.
(14 maggio 2012)