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lunedì 23 luglio 2012

Creata la medusa-topo: "robottino" da laboratorio

dal sito: www.repubblica.it

IL TEST

È larga poco meno di un centimetro, formato da una struttura di silicone al quale sono state applicate delle cellule prese dal cuore di un ratto da laboratorio. Un passo avanti nella ricerca sul cuore di MATTEO MARINI

LA SI POTREBBE chiamare, come hanno fatto, una medusa artificiale, visto che ne riprende la forma, un po' stilizzata, e soprattutto i movimenti. In realtà di una medusa questa specie di Ufo da laboratorio non ha nient'altro. Meno spaventoso di un gotico esperimento alla Frankenstein, largo poco meno di un centimetro, è piuttosto un robottino biologico molto elementare, formato da una struttura di silicone al quale sono state applicate delle cellule prese dal cuore di un ratto da laboratorio. La sua realizzazione si deve ai biofisici della Harvard University del Massachussetts che studiano il meccanismo e le pulsazioni dei tessuti cardiaci: come funziona il cuore degli esseri viventi e soprattutto dell'uomo. Il risultato e un video di questa ricerca sono stati pubblicati sul sito della rivista Nature 2.

Il movimento di questo robot biologico avviene con la contrazione, grazie a un campo magnetico che stimola il fascio di cellule applicato sulla struttura di silicone. Le braccia si piegano spingendo l'acqua e di conseguenza spostando il corpo della "medusa". Il silicone poi, grazie alla sua elasticità, ritorna nella posizione di "riposo" fino a che le cellule non ricevono una nuova stimolazione.

"Morfologicamente e funzionalmente abbiamo costruito una medusa,. Ma geneticamente questa cosa è un topo" lo sintetizza così Kit Parker, il biofisico che guida la ricerca. Il team di Parker ricrea modelli artificiali per lo studio dei muscoli che permettono al cuore di contrarsi e "pompare" sangue. "Abbiamo smontato un topo e lo abbiamo rimontato come una medusa" spiega con un'altra metafora.

L'idea è venuta allo stesso Parker nel 2007, alla ricerca di nuovi modelli di studio, osservando alcune meduse nuotare in un acquario: "Ho pensato: so che posso costruirle in laboratorio". E così è stato. La mappatura delle cellule della medusa è stata ricreata utilizzando però le cellule del cuore di un ratto. Uno schema piuttosto semplice da realizzare. La stimolazione elettrica avviene come un'onda che attraversa il muscolo "proprio come quando lasci cadere un sasso in uno stagno".

La prossima sfida in questa direzione sarà quella di creare i movimenti più complessi simili a quelli di un polpo. Ma naturalmente il fine della ricerca, il cui obiettivo è quello della rigenerazione degli organi, sarà l'uomo. Cioè costruire "pezzi di ricambio", tessuti che fondono meccanica artificiale e biologia, capaci di sostituire quelli malati, e di testare medicinali.
(23 luglio 2012)

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